Nel consiglio comunale del 26 ottobre scorso la maggioranza ha approvato un punto che non ha avuto sui mezzi di informazione il risalto che avrebbe meritato: l’autorizzazione a far “tornare” in Via Trieste una consistente concentrazione di esercizi commerciali di cospicua grandezza (da 1500 mq, da 1000 mq e da 600 mq) in aggiunta a quelli già previsti fino a 250 mq. Si profila di nuovo - era già accaduto nel 2003 per responsabilità dell’accordo trasversale tra parte del centrodestra e parte del centrosinistra - una seria minaccia per il già sofferente tessuto commerciale esistente nel centro del Lido. Quanto promesso dal sindaco Ruffini nel 2004, allorché revocò la delibera sul grande centro commerciale previsto nell’area ex SADAM, non è stato mantenuto dal vicesindaco dell’epoca (l’attuale sindaco Mastromauro) e dalla sua maggioranza (la stessa di allora). Si ha idea di quali ripercussioni ci saranno per le attività commerciali esistenti, specialmente ora che siamo in piena crisi economica? Possibile che non si riesca a capire che la sofferenza dei piccoli negozi, ma anche dello storico centro commerciale dell’Annunziata, già ai livelli di guardia per tutto quello che è nato come grande distribuzione intorno a Giulianova, rischia di diventare una lenta agonia verso la fine? Sarebbero a rischio di chiusura, purtroppo, molti altri negozi oltre a quelli che l’hanno già dovuto fare; sarebbero persi molti posti di lavoro; molte famiglie andrebbero in grave sofferenza economica.