Dove sventola la bandiera blu?
Giulianova ha potenzialmente le carte in regola per essere inclusa stabilmente fra le località consigliate del turismo balneare italiano:Giulianova ha potenzialmente le carte in regola per essere inclusa stabilmente fra le località consigliate del turismo balneare italiano:
Il suo meraviglioso sito che la pone amenamente tra mare, colline e fiumi; il suo ampio arenile; il suo Centro Storico; la sua qualità urbanistica, grazie all’accorta gestione pubblica del territorio nel momento di maggiore crescita; il suo porticciolo turistico; le sue attrezzature ed i suoi servizi; la sua ricettività turistica; la tradizione di eventi culturali di livello; la sua gastronomia.
Per valorizzare tutto questo, realizzato nel corso del tempo dalla natura, dalle attività umane e dalle scelte politiche è necessario anche fregiarsi pienamente di riconoscimenti apprezzati anche a livello internazionale quali la Bandiera Blu.
Nei giorni scorsi è stato annunciato con trionfalismo dal sindaco Costantini e dall’assessore al turismo Di Carlo che la nostra città aveva “riconquistato” la Bandiera Blu.
La notizia ci fa fatto molto piacere e ci è sembrata importante, specialmente in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando.
Con amarezza però abbiamo appreso dal sito della FEE (l’organismo che assegna la Bandiera Blu) che Giulianova ha ottenuto per il 2020 l’assegnazione dell’ambito riconoscimento solamente per l’arenile del lungomare Zara e non per il lungomare Spalato e per il lungomare Rodi. Cioè solo gli stabilimenti balneari a nord del porto potranno fregiarsi del prestigioso vessillo, quelli a sud non potranno farlo rischiando così di essere, ingiustamente, penalizzati.
Il consiglio comunale di Giulianova, purtroppo, non è interamente antifascista
Ieri il nostro gruppo consiliare, raccogliendo l’invito dell’ANPI provinciale e di tutte le forze democratiche e antifasciste presenti in città, ha proposto al consiglio comunale di Giulianova il seguente Ordine del giorno: “Le forze democratiche e antifasciste presenti in consiglio comunale, sulla base dei principi costituzionali, chiedono le dimissioni del presidente del consiglio comunale di Giulianova Paolo Vasanella”.
Come tutti sanno Vasanella in occasione del 25 Aprile ha rilasciato dichiarazioni inaccettabili per qualsiasi sincero democratico, affermando che la Festa della Liberazione è divisiva, semina odio, discordia e non rappresenta l’intero Paese, e mettendo in discussione il significato autentico della Resistenza e del 25 Aprile, data fondativa della Repubblica Italiana presidiata dalla Costituzione democratica e antifascista.
Alla fine del surreale e sconcertante dibattito – le cose dette tendevano a fuorviare il tema, vere prese di distanza non ci sono state o sono state tiepide - abbiamo provato una forte indignazione e una grande amarezza per le parole dette dai vari consiglieri di maggioranza e dal sindaco, il quale peraltro vanta in continuazione di essere tesserato dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani).
TARI : l’amministrazione comunale la riduca alle attività che hanno chiuso e alle famiglie disagiate. È consentito dalle norme. Non basta il rinvio dei pagamenti.
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) con la Deliberazione del 5 maggio 2020 ha adottato alcune importanti misure urgenti a tutela delle utenze del servizio di gestione dei rifiuti alla luce dell’emergenza sanitaria e della conseguente crisi economica. Il Comune di Giulianova avrebbe potuto, e dovuto, ridurre la TARI tenendo conto delle suddette opportunità.
ODG di richiesta di dimissioni del Presidente del Consiglio Comunale Paolo Vasanella.
Protocollato questa mattina dal gruppo consiliare del Cittadino Governante un ordine del giorno urgente redatto sulla base del comunicato congiunto diffuso nei giorni scorsi dalle forze democratiche ed antifasciste, con l’ODG si chiedono le dimissioni del Presidente del Consiglio Comunale Paolo Vasanella.
Lettera aperta al Sindaco Costantini
Da alcune settimane il cimitero di Giulianova è chiuso in osservanza di indicazioni precauzionali contenute in una Circolare del Ministero della Salute. Sappiamo, però, di persone che stanno vivendo un grave lutto e per le quali l’impossibilità di poter visitare i propri defunti è un’ulteriore sofferenza. Chiediamo, allora, al Sindaco di prevedere la riapertura del cimitero, naturalmente con l’obbligo di distanziamento sociale e l’uso di mascherine, come sta accadendo in tanti comuni italiani (anche in regioni particolarmente colpite dall’epidemia). Ciò sarebbe possibile proprio nello spirito della predetta Circolare, laddove si prevede una applicazione delle cautele graduata e che tenga conto dei livelli di mortalità delle singole province. Ebbene considerato che, fortunatamente, Giulianova non ha avuto un numero alto di decessi, tenuto conto che i cimiteri non sono tipici luoghi di assembramento e valutato che in questa fase dell’emergenza sanitaria la responsabilità individuale avrà un gran peso per sconfiggere il virus, consentire in maniera controllata pratiche che sotto il profilo umano hanno grande valore potrebbe aiutare tanti, senza nulla togliere alle giuste e necessarie precauzioni da continuare ad adottare con impegno e volontà.