
Allarma inoltre ciò che si legge nella delibera della Giunta: “ridurre i costi diretti a carico del Comune, stante l’oggettiva contrazione della capacità di spesa corrente”.
Per difendere il nostro ospedale, che sta subendo una progressiva decadenza, abbiamo deciso di organizzare – insieme ad altre forze politiche - un corteo che partirà da piazza della Libertà al Paese e si concluderà con i discorsi finali a piazza Martiri Fosse Ardeatine al Lido.
Se nei luoghi del potere dove si prendono le decisioni non c'è la necessaria attenzione nei confronti di un diritto primario come quello della Salute allora tutti i cittadini devono far sentire la propria voce perchè l'ospedale di Giulianova torni ad essere, e diventi sempre più, un ospedale di eccellenza. A partire dall'arrivo immediato del personale medico e infermieristico carente per poi riavere i reparti persi come Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Urologia e Otorinolaringoiatria fino ad arrivare, man mano, ad ottenere un grande ospedale di primo livello, com'è logico che sia per una realtà costiera importante come Giulianova con un bacino di utenza di circa 150.000 abitanti che in estate aumenta notevolmente. Tutto questo, tra l'altro, darebbe un grande contributo a tutta la sanità provinciale che attualmente è finanziata in maniera di gran lunga inferiore rispetto alle altre ASL abruzzesi e che ha complessivamente circa 160 posti letto in meno di quelli che spetterebbero in base agli abitanti della provincia di Teramo.
Per queste buone ragioni è importante esserci, con la nostra presenza fisica e con la nostra voce, perchè in democrazia le scelte della politica, se inadeguate, possono essere fatte modificare da una democratica pressione civile che rivendica i propri diritti.
Vi aspettiamo sabato 2 ottobre alle 16 in piazza della Libertà dove ci incontreremo per poi dare vita insieme al corteo che si snoderà fino al Lido.
Il gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (IPCC) ha pubblicato il 9 agosto il sesto rapporto sullo stato del clima del pianeta, descrivendo cosa sta accadendo al clima della Terra e quali conseguenze catastrofiche si profilano se non si interviene tempestivamente e con determinazione a bloccare le cause del riscaldamento del pianeta.
Anche se ancora in piena crisi pandemica, il cambiamento climatico ed altre forme di degrado ambientale si qualificano come alcuni dei principali problemi che la nostra civiltà si trova ad affrontare . Molti sono i fattori che hanno determinato quello che ormai gli scienziati definiscono “punto di non ritorno”, al superamento del quale è certamente necessario l’abbandono di debolezze del sistema globalizzato ed in particolare la mancanza di visione di lungo periodo da parte di chi deve assumere decisioni e quindi della politica a tutti i livelli.
Per ciò che concerne l’impegno a livello locale riteniamo, così come auspicato e previsto da molti accordi internazionali compreso l’Accordo di Parigi sul Clima del dicembre 2015, che il ruolo delle città e delle rispettive comunità è quello di assumere impegni concreti mirati all’attuazione di programmi di Sostenibilità urbana da attivare nei singoli territori.
In tal senso, già nel mese di settembre del 2019, fummo promotori di una Mozione Urgente in Consiglio Comunale avente ad oggetto l’adesione alla Dichiarazione di Emergenza Climatica con il fine di compiere ogni sforzo, da attuare con scelte politiche, teso a sostenere, promuovere e realizzare iniziative utili alla migliore protezione dell’ambiente.
Dopo tanto tempo, e tardivamente, è arrivato in consiglio comunale il Piano di risanamento della Giulianova Patrimonio, società partecipata al 100% del Comune, dal 2017 in perdita. Dal 2019, dopo tre anni consecutivi di bilanci con risultati di esercizio negativi, si sarebbe dovuto portare senza indugio, come prescrive la legge Madia sulle Partecipate, un Piano di risanamento. Nel frattempo, anche dopo l’insediamento del sindaco Costantini, a giugno del 2019, la crisi finanziaria è continuata tanto che sappiamo che anche i bilanci del 2020, 2021 e 2022 si sono chiusi o si chiuderanno con perdite! Cioè un altro triennio in perdita!
Gli errori di gestione della precedente amministrazione nelle tre ultime annualità sono stati confermati e addirittura aggravati da quella attuale con l’aggiunta di cospicue spese inutili, quali i 54.000 euro l’anno per lo stipendio di un direttore generale - non necessario, infatti prima non c’era - voluto da Costantini per il suo grande e decisivo sostenitore elettorale, l’avvocato Gatti di Teramo, e i 30.000 euro per la Due Diligence, inutile analisi della situazione affidata ad esperti esterni, situazione che doveva essere ben chiara a chi aveva detto che sapeva dove mettere le mani andando in Comune.
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