Ricordiamo che la Repubblica è nata da una guerra al nazifascismo: chi combattè per la Repubblica italiana non volle soltanto abbattere la monarchia; volle ripristinare nella nazione alcuni valori che costituiscono nella storia europea degli ultimi due secoli, dopo la rivoluzione francese, l'essenza dell'essere repubblicani. Essere repubblicani vuol dire avere la necessità della regola, il senso della continuità dei valori civili fondamentali nello scorrere delle generazioni, il sentire la responsabilità della custodia dei valori della democrazia e della giustizia sociale. Significa essere rispettosi delle opinioni altrui pur facendo vivere la battaglie delle idee. Significa credere che il futuro è nella responsabilità del nostro agire ‐ ispirato alla moralità e alla conoscenza ‐ e che il nostro lascito civile si legittimerà per ciò che di importante riusciremo a consegnare a coloro che verranno dopo di noi. Alla memoria storica volta al ricordo di chi combattè il nazifascismo, aggiungiamo l'attualità di un pensiero espresso da Sandro Pertini :
" Oggi la nuova Resistenza in cosa consiste? Ecco l'appello ai giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato, di difendere la Repubblica e la democrazia. E cioè oggi ci vogliono due qualità: l'onestà e il coraggio. L'appello che io faccio ai giovani è questo: di cercare di essere onesti. La politica deve essere fatta con le mani pulite: se c'è qualche scandalo, se c'è qualcheduno che dà scandalo, se c'è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi occorre dirlo! " (Sandro Pertini ‐ Stella San Giovanni 1896 , Roma 1990 ‐ Partigiano , 7° Presidente della Repubblica Italiana)