"Lo vietano le misure anti-contagio e non siamo noi a dirlo". “La richiesta di Franco Arboretti, che è consigliere ed insieme medico di base, non può essere dunque accolta e va in archivio come una pretesa che è, forse, poco più di un'incomprensibile gaffe".
- Dopo quasi un anno e mezzo di consigli comunali a porte chiuse dovrebbe essere l’amministrazione a sentire il bisogno di tenere le sedute a porte aperte, facendo tutto il possibile per riuscirci.
- Riteniamo che con una diversa disposizione degli scranni per i consiglieri, una minore durata di ogni seduta consiliare ed il rispetto rigoroso di tutte le misure di prevenzione previste (Green Pass, misurazione della temperatura corporea all’ingresso, mascherine di protezione FFP2 tenute per tutto il tempo, distanziamento di un metro, gel igienizzante per le mani, finestre aperte, vigile urbano per evitare il verificarsi di assembramenti e per la vigilanza del rispetto delle misure imposte) ci siano i margini per concedere l’accesso nell’atrio e nell’aula consiliare ai cittadini, ai giornalisti e a tutti i mezzi di informazione, comprese le dirette del Cittadino Governante che sin dal 2009 garantisce questo servizio con ottima qualità.
- Le sedute consiliari, inoltre, si possono tenere all’aperto (vari sono i luoghi già sperimentati) quando il tempo lo permette oppure al chiuso in sedi alternative come il Kursaal oppure, nel momento in cui sarà disponibile, la Sala polifunzionale dei via dei Pioppi.