Venerdi 4 dicembre all'interno del notiziario mattutino della emittente radiofonica giuliese, il direttore Francesco Marcozzi ha ospitato il capogruppo della Lista civile "Il Cittadino Governante per cambiare" dott. Franco Arboretti. Il tema principale attraverso il quale si è sviluppato l'intervento è stato ovviamente, l'iter di approvazione della Variante Generale al PRG, ed in particolare, l'attuale passaggio in Consiglio Comunale delle 488 osservazioni, ma vi invitiamo a cliccare nel link sottostante per ascoltare la registrazione audio.
La città intera deve conoscere qual è stato l'epilogo della non concessione da parte del sindaco di tempo adeguato ai consiglieri di opposizione per conoscere bene la documentazione inerente tutte le 488 osservazioni alla variante generale al PRG.
Nel Consiglio comunale in corso (ben sette sedute di 8 ore ciascuna, aspetto che rende bene l'idea di quanto complesso sia questo argomento) sono stato costretto a dichiararmi impreparato su gran parte delle osservazioni per mancanza di tempo sufficiente a poterle studiare e a uscire, spesso, dall’aula in quanto, ritengo, che i sì o i no possano essere espressi solo sulla base della conoscenza e della riflessione, non per partito preso.
Il Sindaco non concede il tempo necessario per studiare la documentazione
I Consiglieri di opposizione sono costretti ad essere impreparati
Il Sindaco fa iniziare lo stesso il Consiglio Comunale
Da una parte, si tenta di far affermare un nuovo costume: quello del consigliere comunale impreparato e, quindi, ignorante; dall’altra, si cerca di evitare, con premeditazione, la partecipazione consapevole dei consiglieri comunali scomodi in modo da poter agire indisturbati sui temi più cruciali della nostra città.
Preso atto della ripetuta mancanza di rispetto da parte del Presidente del consiglio comunale nei confronti della volontà prevalente espressa nella Conferenza dei capigruppo su aspetti di grande rilevanza per la vita democratica dell’istituzione comunale. Il gruppo consiliare “Il Cittadino Governante per cambiare” è dovuto pervenire alla decisione di non partecipare ad inutili Conferenze dei capigruppo, offese nella loro dignità istituzionale, fino a quando non verrà ripristinato un comportamento super partes del Presidente del consiglio.