𝑭𝒓𝒂𝒏𝒄𝒐 𝑨𝒓𝒃𝒐𝒓𝒆𝒕𝒕𝒊 𝒂 𝑻𝒓𝒊𝒃𝒖𝒏𝒂 𝑷𝒐𝒍𝒊𝒕𝒊𝒄𝒂 𝒅𝒊 𝑺𝒖𝒑𝒆𝒓 𝑱 𝒓𝒊𝒔𝒑𝒐𝒏𝒅𝒆 𝒔𝒖:
𝟭. Il ruolo di opposizione del Cittadino Governante in Consiglio e in Città.
𝟮. L’Impegno per costruire un’alternativa programmatica per Giulianova.
𝟯. La parte politica del Cittadino Governante: di Sinistra, Ambientalista e Progressista.
𝟰. I limiti delle scelte politiche e l’inefficienza amministrativa dell’attuale maggioranza.
𝟱. Il buongoverno del territorio e la tutela dell’ambiente.
𝟲. Al lavoro per una vera svolta.
È veramente deplorevole il fatto che un’amministrazione comunale, per trarsi d’impaccio e scrollarsi di dosso la fama di fautori dell’urbanistica selvaggia - ampiamente guadagnata dopo tre anni di attività amministrativa molto sensibile alla speculazione edilizia più che alla tutela degli interessi generali e dei beni comuni - faccia affermazioni così mistificanti e tendenziose come quelle contenute nel comunicato diffuso ieri. Un comunicato istituzionale, ancora una volta, fortemente diffamatorio e offensivo nei confronti della nostra associazione e del dr. Franco Arboretti.
Noi del Cittadino Governante confermiamo tutto ciò che abbiamo già scritto nel nostro documento invitato alla stampa il 27 giugno scorso.
A quella ricostruzione fedele della sequenza dei fatti, a commento di quanto scritto dall’amministrazione comunale, aggiungiamo che:
È FALSO quando viene affermato dalla Giunta Costantini che: “Il permesso del 2008 fu rilasciato secondo le norme del prg del 1994. Il grezzo che si vede oggi è stato approvato con le norme del prg di Arboretti.”
Ed è FALSO quando viene detto: “Il piano prevedeva ciò che fu approvato e che la Corte di Appello di Perugia ha riabilitato. Il citato processo si è concluso con l’assoluzione degli imputati.”
L’area dove sorge il grezzo di palazzo Gavioli, accanto al Kursaal, prima del Piano Regolatore adottato nel 1994 non era edificabile, in quanto il PRG negli anni '70 l’aveva destinata a verde.
Dopo 10 anni un'area vincolata a verde va espropriata dal Comune pagando il proprietario, altrimenti il vincolo non può essere riproposto.
Perciò nel nuovo PRG - adottato e controdedotto nel 1994 dall'amministrazione di sinistra - mancando le risorse finanziarie per procedere all'esproprio, fu fatta la scelta di rendere edificabile l'area fissando però nelle Norme Tecniche di Attuazione delle distanze che avrebbero fatto realizzare ben poco e senza impatto sul Kursaal. Questo in attesa di tempi migliori per le casse comunali.
Il PRG completò l'iter nel 1998 - quando era in carica l'amministrazione di centro-destra guidata dal Dott. Cameli - e fu confermata tale scelta.
La vendita della ex Scuola di Case di Trento prelude alla edificazione di edilizia residenziale.
La costruzione al suo posto di almeno sei appartamenti comporterebbe gravi conseguenze in un’area a ridosso della Chiesa della SS. Trinità e della piazzetta antistante che, con l’ex scuola, costituiscono un po’ l’identità e il luogo di riferimento di tutti gli abitanti della frazione di Case di Trento.
La piazzetta si trasformerebbe, di fatto, in un parcheggio per le inevitabili numerose auto degli eventuali nuovi residenti.
L’impatto che ne deriverebbe sarebbe un insulto alla poetica chiesetta e alla piazza circostante che potrebbe, invece, divenire un importante luogo d’incontro. Sarebbero perse per sempre le numerose funzioni istituzionali, sociali, culturali, sportive e ricreative che l’edificio ha svolto nel corso del tempo e tutte quelle che, potenzialmente, potrebbe svolgere.
Oggi si parla tanto di riqualificazione delle periferie, tanto che il Governo mette a disposizione fondi proprio per queste finalità.
Per cui per quale motivo non si può prevedere che l’area circostante la chiesa della Trinità diventi un vero luogo di incontro, di ritrovo per gli abitanti del quartiere partendo proprio dal fatto che si tratta di un luogo identitario per tutti gli abitanti di Case di Trento?